ACQUA SESSO AQASTYLE
 
In mare, sotto la doccia, in piscina: la miniguida per fare sesso in acqua senza correre rischi
 
Il sesso in acqua è una fantasia piuttosto comune e praticata, ma, esattamente come il sesso in pubblico, non è sempre come si immagina. O, meglio, è bene riflettere sui pro e contro dei luoghi migliori per farlo.
 La doccia
Proprio lei, la doccia, ha più “fascinazione pratica” del bagno, da molti ritenuto sopravvalutato. Perché un conto se hai una vasca da bagno (magari con idromassaggio) in grado di ospitare le vostre acrobazie, ma se ne hai una di dimensioni standard (ovvero, stretta e non troppo lunga), il gioco del tetris nudi diventa estremamente scomodo. Nella doccia, invece, è tutta un’altra cosa, anche se non è detto che sia tutto oro ciò che luccica.
Pro: Potete fare sesso in piedi, con effetto sexy aumentato dalla doccia (bollente – fredda solo in un secondo momento, è meglio). E l’effetto lucido dato dal bagnato, dal sapone etc, è davvero hollywoodiano.
Contro: Attenzione a non scivolare – specie se uno dei due è inginocchiato – e, soprattutto, occhio al sesso orale, potrebbe diventare fastidioso se arriva anche lo shampoo.
La piscina
Più che pro e contro, in questo caso si tratta di possibilità: se disponi di una piscina privata – beato te! – puoi darci dentro tranquillamente, senza nessun limite. Ma, se fai parte della macro categoria di comuni mortali che non possiedono vasche private, devi necessariamente usare una pubblica. Consigliatissima è una di un hotel, magari verso sera, dopo aver bevuto due cocktail afrodisiaci. L’importante, per ogni piscina non privata, è che siate soli: non c’è niente di peggio, per gli altri, che cercare refrigerio in una piscina pubblica e ritrovarsi a un metro da due che stanno facendo sesso.
Il mare
Forse è il più sexy dei posti in cui fare sesso in acqua, ma bisogna fare delle considerazioni. Alcune sono di prudenza (sale, alghe irritanti, possibili squali nei dintorni), altre di buon senso: se fate sesso in mare di notte, oltre ai sovracitati rischi (leggi, gli squali – ma forse non in Italia), non fatevi beccare da sorveglianti o poliziotti: vi sentireste come degli stupidi adolescenti. Se possibile – sempre se siete persone comuni e non possedete una spiaggia privata – optate per una baia riparata.
Laghi
Diventa ancora più complicato che in mare e più pericoloso. A meno che non abbiate una barca. Ma fare sesso su un motoscafo in un lago, per quanto cool, non rientra nella categoria “sesso in acqua”, perché, per essere pignoli, tecnicamente non siete in acqua ma sull’acqua.

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Per sapere se siamo ben idratati e per ricordarsi di bere abbastanza,si può usare la nuova applicazione Gulps.

Oggi ricordarsi di bere almeno 2 litri di acqua al giorno a detta degli esperti, è per molte persone un’impresa incredibile, nonostante sia fondamentale per la salute e quindi per vivere in modo sano. Se non idratiamo sufficientemente il nostro corpo, rischiamo effetti collaterali anche gravi: secchezza della pelle, intossicazione di reni e fegato, rallentamento della funzione intestinale, dell’assimilazione dei nutrienti, e così via. È inoltre indispensabile prevenire la sensazione di sete, cioè bere quando non se ne avverte l’esigenza. Tra le mille attività in cui siamo impegnati a volte è difficile star dietro al consumo d’acqua. In questo ci viene in aiuto un’app: Gulps.

Questa app tiene traccia del nostro consumo giornaliero d’acqua. Farlo è davvero molto semplice ed intuitivo. Basta infatti stabilire all’interno dell’app il nostro obiettivo giornaliero, le porzioni di acqua che consumiamo di solito, ed ecco che l’app è pronta a segnare il nostro consumo giornaliero che sarà poi visibile direttamente sull’applicazione, nei widget ed anche nel nostro Apple Watch. Questa app è ora integrata con l’app salute nei sistemi successivi ad iOS 9. Un’app così innovativa non poteva che riscuotere successo e recensioni positive all’interno dell’utenza. Alcuni dicono: «Aiuta, soprattutto nelle stagioni fredde, dove non si sente spesso il bisogno di bere». Oppure: «Grafica stupenda, applicazione utile e ben fatta». L’acqua é da sempre considerata la risorsa principale che ci permette di rimanere in vita. Grazie a questa applicazione, saremo sempre più sicuri di bere il giusto quantitativo d’acqua per avere una vita più salutare.

Acqua allergia aqastyle

Rachel Warwick soffre di una malattia rara che le provoca dolorose eruzioni cutanee quando la sua pelle viene in contatto con l'acqua, incluse lacrime e sudore

Anche le lacrime o il sudore possono farle del male. Nuotare in piscina sarebbe come entrare in una vasca piena di candeggina. Rachel Warwick ha scoperto di essere allergica all'acqua quando aveva 12 anni. 

Da allora qualsiasi tipo di contatto con l'acqua le provoca una dolorosa eruzione cutanea, gonfiori e pruriti intenso che possono durare anche per diverse ore. "La reazione mi fa sentire come se avessi corso una maratona", ha raccontato Rachel al network britannico Bbc che ha raccolto la sua testimonianza. "Dopo mi sento veramente stanca quindi devo andare a sedermi per un po' di tempo. È orribile, ma se piango la mia faccia diventa gonfia".

La malattia di Rachel si chiama orticaria acquagenica e al mondo ne soffrono solo 32 persone secondo i dati disponibili. La sensazione, spiega Rachel, è quella di essere punti da un cespuglio di ortiche, insieme a una fastidiosa rinite allergica. La reazione si verifica indipendentemente dalla temperatura, dalla purezza o dal livello di sale contenuto nell'acqua.

Ma come è possibile sopravvivere in una situazione del genere, se il nostro stesso corpo è composto almeno per il 60 per cento da acqua? Apparentemente, l'acqua contenuta nel suo corpo per Rachel non è un problema.

Restano una serie di domande, che puntualmente le vengono rivolte quando si trova a parlare della sua situazione. Come fa a bere, a mangiare? Come riesce a lavarsi?

La sua vita quotidiana, insomma, non è semplice. D'inverno, quando piove spesso, non esce proprio di casa. Per le attività quotidiane come lavare i piatti, se ne occupa il marito di Rachel, che è anche il suo accompagnatore ufficiale. Quanto all'igiene personale, si limita a fare la doccia una volta alla settimana.

Per ridurre al minimo il sudore, indossa abiti leggeri ed evita di fare esercizi fisici. Inoltre beve molto latte, dal momento che la reazione che le provoca non è fastidiosa come quella dell'acqua, anche se non è ancora chiara agli studiosi la ragione per cui questo accada.

Per una malattia così rara e particolare, la ricerca della cura è stata molto difficile. Al momento il trattamento standard, riporta la Bbc, è quello dell'assunzione di pesanti dosi di antistaminici. Ma nel 2008 gli esperti del European Centre for Allergy Foundation (Ecarf) di Berlino hanno avuto un'altra idea: utilizzare l'omalizumab, un farmaco inizialmente usato per le forme di asma dovute ad allergie.

La medicina sembra funzionare per i pazienti che soffrono di altre forme rare di orticaria, come quella della luce del sole, e anche per l'orticaria acquagenica.

Ma c'è un problema: il farmaco viene al momento utilizzato "off label" da chi soffre di questa rara malattia. Questo vuol dire che il suo utilizzo non è previsto dal foglietto illustrativo, perché per farlo occorrerebbe uno studio clinico su larga scala e eseguire i test con così pochi pazienti è davvero complicato.

La maggior parte operatori sanitari, dalle compagnie di assicurazione al sistema sanitario del Regno Unito non pagano per i farmaci per i quali non sono stati condotti questi test, per cui al momento la cura potrebbe costare a Rachel un migliaio di euro al mese.

8 bicchieri salute aqastyle

Otto bicchieri di acqua al giorno aiutano a ritrovare la giusta forma fisica 

L'epifania tutte le feste porta via. Peccato non porti via anche i chili di troppo accumulati sul girovita: all'inizio della settimana prossima, molti italiani si sentiranno in colpa per aver esagerato a tavola. Per loro ci sono buone notizie: tornare in forma non è poi così difficile, se adottiamo tre semplici regole, cioè seguire un'alimentazione leggera, svolgere regolarmente attività fisica e bere a sufficienza.


BERE ANCHE SE FA FREDDO 
Con il freddo lo stimolo della sete quasi non c'è: bisogna bere però, perché mai come in questo periodo dell'anno è necessario depurarsi ed eliminare le tossine. A sbarazzarsi degli eccessi di questi giorni di feste sono soprattutto due organi: il fegato e i reni. Questi ultimi, per funzionare bene e riuscire a smaltire gli scarti metabolici, hanno bisogno di un apporto di liquidi costante e abbondante. Consumare ogni giorno almeno 8 bicchieri di acqua è l'ideale: bere solo acqua e nient'altro (quindi niente alcol e niente bevande zuccherine) diminuisce il conto calorico a fine giornata, aiuta a essere più attivi mentre si svolge l'esercizio fisico e a eliminare le tossine che rallentano il metabolismo.

LA PAROLA ALL'ESPERTO 
A proposito dell'importanza di bere almeno 2 litri di acqua ogni giorno, il professor Nicola Sorrentino docente di Igiene Nutrizionale all'Università di Pavia e direttore scientifico delle Terme sensoriali di Chianciano Terme dichiara: "Se il potere detossificante dell'acqua è in generale un prezioso strumento di prevenzione, poiché contribuisce all'eliminazione del carico tossico e conseguentemente al risanamento dello stato di salute del nostro corpo, in questo periodo dell'anno è particolarmente d'aiuto per aiutare il nostro organismo a superare gli effetti degli eccessi tipici dei ricchi banchetti natalizi. Le grandi abbuffate, il consumo di alcol e caffè tipico delle feste, insieme alla sedentarietà, mettono infatti a dura prova l'operatività degli organi deputati allo smaltimento delle scorie e delle sostanze di rifiuto".

dieta natale

Passate le festività natalizie il più delle volte si ha una sensazione di pesantezza e gonfiore dovuta a tutti gli eccessi di pranzi e cene. Per riprendere la forma in breve tempo è consigliabile ricorrere a rimedi depurativi. Questi aiuteranno il nostro corpo ad espellere gli elementi tossici accumulati durante le abbuffate.

Dieta depurativa

Gli elementi principali per iniziare una corretta dieta depurativa sono tre: acqua, frutta e verdure.

L’acqua, almeno due litri al giorno, aiuta ad espellere le tossine accumulati depurando il nostro organismo e nostri organi.

Le verdure vanno scelte tra broccoli, ricchi di sostanze capaci di attivare enzimi, che agiscono nel processo di detossificazione dell’organismo, carciofi, che depurano fegato e cistifellea e con un effetto diuretico, barbabietole, ricche di vitamine B e C, di magnesio, calcio, zinco, ferro e betacarotene, elementi che stimolano la purificazione del corpo. Infine tutte le verdure a foglia verde hanno un effetto purificativo dai metalli pesanti essendo ricchi di clorofilla.

Tutta la frutta acida (limone, arance, ananas…) contribuisce a convertire in forma solubile le tossine nell’acqua, favorendone l’eliminazione.

Tisane

Esistono numerose tisane utili alla depurazione dell’organismo, prima fra tutte è la tisana al finocchio che aiuta stomaco ed intestino. La si può trovare in commercio già pronta oppure la si può fare in casa mettendo in infusione 30 grammi di tarassaco, 30 grammi di finocchio, 30 grammi di carciofo e 10 grammi di menta.

Regime alimentare

Si consiglia di seguire una dieta il più possibile a base di questi elementi depurativi per almeno un paio di settimane, cercando di eliminare l’alcol e di diminuire i carboidrati. Via libera quindi a primi piatti di verdure o legumi, pesce al vapore, frutta di stagione e verdura bollita.

Movimento fisico

Per espellere meglio le tossine è consigliato praticare un pò di movimento fisico. Basterà un camminata di 40 minuti 3 volte la settimana. In questo modo oltre a smaltire i chili di troppo, sarà più facile espellere le tossine attraverso il sudore.

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