Inquinamento da plastica: una bottiglia naviga per quasi 50 anni intatta in mare

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Una bottiglia di plastica di quasi cinquant’anni è stata ritrovata intatta su una spiaggia presso Burnham-on-Sea, nell’Inghilterra sud-occidentale.

A raccontarlo è il Guardian che, riferendo la notizia, pone l’enfasi sull’ormai tragico problema dell’inquinamento da plastica.

A testimonianza dell’indistruttibilità della bottiglia o per essere precisi del materiale con cui è stata realizzata, il giornale britannico pubblica anche una foto. 

Si tratta di una confezione di detersivo liquido Fairy risalente ad almeno 47 anni fa, come si può leggere sull’etichetta, anch’essa conservata, che non riporta l’indicazione di peso dei decimali introdotta sui prodotti del Regno Unitonell’ormai lontano 1971.

L’oggetto è stato rinvenuto dalla guardia costiera di zona che ha espresso il proprio turbamento su Facebook: “Siamo sconcertati dalla quantità di rifiuti spinti dall’acqua sulla spiaggia ed è stato scioccante scoprire per quanto tempo possa sopravvivere la spazzatura, per poi danneggiare la natura“.

Inquinamento da plastica: il mare come una discarica

La notizia del ritrovamento di questo “reperto storico”, in realtà, non stupisce più di tanto se si pensa alla durata media della decomposizione dei rifiuti plastici in mare. Solo qualche dato, per farsi un’idea:

  • Sacchetti di plastica: 20 anni;
  • Bicchieri di plastica: 50 anni;
  • Reti di plastica: 600 anni.

(Valori riportati nell’opuscolo “Plastica un materiale problematico” della World Foundation for Natural Science)

 Per focalizzare l’attenzione dell’opinione pubblica sul drammatico impatto ambientale della crescita incessante di rifiuti di plastica nelle acque marine e oceaniche, ovunque nel globo si moltiplicano iniziative di sensibilizzazione di ogni genere.

Da esposizioni dedicate al tema, come la mostra OUT TO SEA? – The Plastic Garbage Project attualmente in corso al Museo A come Ambiente – MAcA di Torino, fino a petizioni lanciate da associazioni ambientaliste per mettere fine all’utilizzo della plastica usa e getta.

Da studi internazionali sulle conseguenze che le microplastiche possono avere sulla salute umana fino ad ambiziosi piani politici per la messa al bando dei prodotti plastici monouso, come la recente proposta di direttiva europea sull’argomento.

Nel mentre, tra un fiorire e l’altro di iniziative, non dobbiamo dimenticare che ciascuno di noi può dare il proprio contributo, attraverso piccoli ma importanti cambiamenti nella quotidianità.

Per conoscerne alcuni, vi invitiamo a leggere la nostra guida per una vita plastic-free. Basta solo un pizzico di volontà, infondo, per fare grandi differenze.

 

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