acqua ANIMALI

Uno studio firmato CalTech individua sulla lingua di alcuni animali anche i recettori per il gusto dell’acqua. E potrebbe spiegare come selezioniamo proprio questo liquido (e non altri) quando abbiamo sete.

Non solo acido, amaro, dolce, salato e umami: un recente studio del CalTech di Pasadena ha messo in luce (per ora sui topi) come molti animali percepiscano anche un sesto gusto, quello dell’acqua. Un fattore che potrebbe spiegare perché, quando assetati, questi vadano a cercare proprio quel fluido e non liquidi di altra natura, per esempio quelli oleosi, riuscendo così a garantirsi l’idratazione necessaria alla sopravvivenza.

Per scoprirlo, gli scienziati hanno sottoposto dei topi a stimolazione luminosa servendosi di un particolare laser, più alcune proteine capaci di attivare alcuni recettori gustativi sulla loro lingua: in pratica gli animali venivano “presi in giro” con la luce, che l’esemplare di turno percepiva come fosse davvero acqua, ed erano istintivamente portati a provare a leccarla come se si stessero abbeverando. Ecco nel video, appena diffuso da Science, i retroscena della ricerca.

cane acqua aqastyle

I consigli di Enpa in questi giorni di caldo infernale che mette a rischio anche la salute degli animali, selvatici compresi.

A soffrire il caldo record di questi giorni non sono soltanto le persone, sono anche gli animali, i quali, a volte, sono  molto più esposti alle conseguenze delle temperature record. 
Ecco allora alcuni consigli per proteggere i nostri “amici” messi a punto da Enpa:

1) Cani e gatti non “sudano” come noi; per abbassare la loro temperatura corporea (già normalmente intorno ai 38,5°), aumentano i ritmi respiratori. Pertanto gli si deve sempre garantire un luogo ombreggiato e ventilato, acqua fresca, cibo leggero e facile da digerire.

2) Non abbandonare mai un animale dentro l'auto: in questo periodo la temperatura interna dell'abitacolo sale rapidamente, anche con i finestrini aperti, e può raggiungere fino a 70°. Lasciarli nell’abitacolo dunque è una disattenzione che può condannarli a morte.

3) Se si dovesse notare un animale chiuso all’interno di un’automobile prestare attenzione ai sintomi di un colpo di calore (problemi di respirazione, spossatezza generalizzata). In questi casi un intervento immediato può salvargli la vita: se non si riuscisse a rintracciare il proprietario dell’autovettura, chiamare subito le forze dell’ordine. Fino al loro arrivo, è necessario cercare di creare ombra sistemando ad esempio alcuni giornali sul parabrezza e, nel caso in cui i finestrini non dovessero essere completamente chiusi, versare dell’acqua all’interno per bagnare l’animale o farlo bere. In casi estremi è accaduto che cittadini abbiano rotto il finestrino dell’automobile per soccorrere il quattrozampe ed evitargli una morte certa. In queste circostanze l’Enpa, considerando prevalente la salvezza dell’animale, offre il proprio sostegno legale.

4) In caso di ipertermia (la pelle scotta, l’animale barcolla o ha difficoltà a respirare) è necessario abbassargli la temperatura bagnandoli con acqua fresca e applicando nell’interno coscia i siberini (i contenitori quadrati che contengono acqua ghiacciata e che vengono usati per tenere bassa la temperature dei frigoriferi portatili) coperti con una busta o con del tessuto per evitare di ferire la pelle dei quattrozampe.

5) Non costringere i cani a sforzi eccessivi. Sono assolutamente da evitare le passeggiate nelle ore più calde della giornata: oltre al colpo di calore, l’animale può scottarsi le zampe sull’asfalto arroventato. E' consigliabile portare con sé una bottiglietta di acqua e una ciotola. Da evitare anche le gare o le attività sportive.

6) Anche i pet sono soggetti alle scottature solari. E’ possibile proteggerli applicando una crema solare ad alta protezione alle estremità bianche e sulle punte delle orecchie prima di farli uscire.

7) Per i pesciolini: l’Enpa ricorda che obbligare questi animali a vivere in un acquario significa infliggere loro inutili sofferenze. Tuttavia, chi dovesse possedere un acquario non dovrebbe esporlo al sole diretto. E’ inoltre importante cambiare l'acqua regolarmente avendo cura di togliere le alghe che si formano. Chi avesse un laghetto in giardino deve riempirlo regolarmente per compensare l'acqua che evapora e sostituire così l'ossigeno perso. Lo stesso vale per canarini e criceti che non dovrebbero essere costretti alla cattività e che, comunque, non dovrebbero mai essere lasciati sul balcone al sole diretto; le gabbiette vanno posizionate in un luogo fresco, arieggiato e ombreggiato.

8) Attenzione ai parassiti. Meglio applicare preventivamente un antiparassitario adatto alla specie e alla taglia: alcuni prodotti per cani possono essere letali per i gatti. Per i cani è fondamentale prevenire le punture dei flebotomi (sono simili alle zanzare) che possono trasmettere la leishmaniosi. In commercio sono disponibili anche preparati a base di olio di Neem, potente disinfettante e antiparassitario, che non presenta alcuna controindicazione anche per i soggetti più sensibili.

9) Allarme parassiti anche per i conigli e le cavie. In questo caso è necessario ispezionare attentamente ogni giorno l’animale per verificare l'eventuale presenza di uova di mosche sul pelo (infestano anche i cani), tenere pulito il luogo in cui vivono e cambiare almeno due giorni alla settimana la lettiera o il fondo.

10) Per i selvatici lasciare a disposizione una ciotolina d acqua, non profonda, ricordando di cambiarla almeno una volta al giorno, meglio se a terra; in questo periodo la fauna selvatica ha disposizione molto cibo mentre l'acqua potrebbe rappresentare un problema. Chi ha balconi e terrazzi può creare piccole zone d ombra con le piante.

In caso di dubbi è consigliabile consultare il proprio veterinario di fiducia.Le sezioni Enpa presenti sul territorio nazionale sono comunque a disposizione con ulteriori consigli e indicazioni. Così conclude la nota Enpa.

bere tanta acqua

D'estate bere molto non solo è un'esigenza, è anche un toccasana imposto dai medici per combattere il caldo, ma attenzione a cosa bevete! La plastica può danneggiare il vostro organismo.

Estate, caldo afoso, sudore...cosa sembra più invitante di un modello muscoloso tutto sudato e bagnato? Forse una fresca bottiglia d'acqua, magari minerale, che disseta di più e fa bene anche allo smaltimento della nostra nemica cellulite. Bene, sarebbe meglio prestare attenzione, perchè nella plastica si nascondono batteri che è consigliabile non assumere in grande quantità.

È ormai appurato dai ricercatori che con la plastica​ dobbiamo andare cauti per due motivi:

1. Riusare una bottiglia di plastica già usata rappresenta un rischio elevato che non dovremmo correre.

Per quanto riguarda il non riutilizzo della bottiglia, questa avvertenza appare già sulle etichette della maggior parte delle confezioni per evitare pericoli. Quando una bottiglia di plastica si svuota, possono aderire al materiale molti funghi e batteri. Quando si riempie nuovamente con dell’acqua, questi elementi finiscono nel nostro organismo. Ricordate quindi: una bottiglia vuota, è una bottiglia da gettare.

2. Mai esporre le bottiglie d’acqua al sole

Quando la plastica entra in contatto con una fonte di calore, si disperdono la formaldeide e l’acetaldeide, che sono le cause non solo di un cattivo sapore dell’acqua, ma anche di indigestioni. Conservate sempre l’acqua in un luogo fresco e lontano da fonti di calore e luce!

Recentemente alcuni scienziati canadesi hanno condotto degli studi esaminando 76 bottiglie di plastica usate da allievi di una college. I risultati sono stati tristemente sorprendenti: più della metà di esse erano inadatte all' uso e il numero di batteri al loro interno era davvero elevato!

Come fare? Semplice: acquista sempre bottiglie nuove, conservale in posti freschi, preferisci acqua in vetro, filtra l'acqua del rubinetto. Rinfrescarsi è facile, basta stare attente!
E ricorda che bere tanto fa benissimo ma può non bastare come rimedio alla cellulite...


Fiera 2017

Anche quest'anno AQASTYLE sarà presente alla fiera di San Gaetano a Rogoredo!

Lo staff AQASTYLE vi aspetta nel suo stand, con nuove macchine e offerte imperdibili.

Fantastici gadget per coloro che verranno a visitarci e ad assaggiare birra ed acqua spillata dai nostri impianti!

 

VI ASPETTIAMO NUMEROSI!

 

Per saperne di più scarica il programma della fiera!

Programma fiera Zootecnica di San Gaetano in Rogoredo

 

 

 

bimbo beve ritagliato

Scopri i 5 trucchi per assicurare una corretta idratazione ai bambini del sottor Alessandro Zanasi dell'Osservatorio Sanpellegrino.

MILANO – Con l’arrivo della bella stagione e dell’aumento delle temperature, mantenere una corretta idratazione è fondamentale. Questa regola vale per tutti ma soprattutto per i bambini che – a causa della loro età – hanno bisogno di una maggior attenzione da parte degli adulti. Non tutti sanno che nei più piccoli il senso della sete è meno sviluppato rispetto agli adulti e questo fa si che lo stimolo della sete si manifesti in loro solo quando il processo di disidratazione è già iniziato. Bisogna ammetterlo, abituare un bambino a seguire una corretta idratazione non è semplice. Come fare dunque per assicurarsi che i più piccoli bevano una quantità d’acqua adeguata a soddisfare il loro fabbisogno giornaliero? Come riportato da HydrationLab.it, ecco alcuni preziosi consigli da parte degli esperti dell’Osservatorio Sanpellegrino. 

I consigli

  1. Assicurarsi che il bambino abbia sempre con sé una bottiglietta d’acqua. Un semplice controllo, infatti, consentirà ai genitori di monitorare quanta acqua è stata assunta durante la giornata.
  2. Di notte, lasciare sul comodino un bicchiere pieno d’acqua. Questo permetterà al bambino di dissetarsi senza difficoltà anche durante le ore notturne.
  3. Coinvolgere il bambino in attività ludiche che prevedono l’utilizzo dell’acqua e che abbiano come finalità quella di far comprendere ai più piccoli l’importanza di questa preziosa risorsa per la loro crescita.
  4. Associare il gesto di bere a precisi momenti della giornata. Questo agevolerà un’idratazione quotidiana costante.
  5. Utilizzare bicchieri e cannucce colorate. Questo catturerà l’attenzione dei bambini che, senza nemmeno accorgersene, berranno più spesso.

“Si tratta di semplici consigli, o trucchi, che possono essere molto utili per trasmettere ai bambini in maniera giocosa la buona abitudine di idratarsi correttamente – commenta il Dottor Alessandro Zanasi, esperto dell’Osservatorio Sanpellegrino e membro dell’International Stockholm Water Foundation - In questo periodo, con l’arrivo del caldo e delle prime giornate passate all’aperto, è importante bere in maniera costante, soprattutto per i bambini che sudando, perdono liquidi e sali minerali, che se non reintegrati possono aumentare il rischio di disidratazione.”

La giusta quantità

Qual è dunque la quantità d’acqua necessaria a garantire ai più piccoli una corretta idratazione? “Per calcolare la quantità di acqua che un bimbo deve assumere nel corso della giornata bisogna considerare diversi fattori, alcuni legati alla persona, come l’età, le condizioni di salute, il tipo di attività fisica svolta, e altri a variabili esterne come il clima, la temperatura e il tasso di umidità dell’ambiente circostante – precisa il Dottor Zanasi –. Come per le persone adulte, anche per i bambini (7-10 anni), il consiglio per assicurare il mantenimento dell’equilibrio idrico è bere almeno 8 bicchieri d’acqua al giorno, con riferimento ad un bicchiere “a loro misura” (150 ml)”.

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