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Lo staff aqastyle augura a tutti un felice Natale e un sereno anno nuovo!

 

Un anno spettacolare sta per terminare e speriamo e auguriamo a tutti che quello nuovo possa portare gioia felicità e serenità! 

 

 

Albero Natale dacqua

 

punto di domanda

Ecco alcune notizie interessanti e curiosità scientifiche sull’acqua.

L’esistenza dell’acqua sul nostro pianeta è necessaria per lo sviluppo della vita stessa.Dove c’è vita c’è acqua.

Ci credete che l’acqua calda diventa ghiaccio più velocemente rispetto a quella fredda?Può sembrar strano eppure è così.Questo fenomeno scientifico è dovuto grazie ad un effetto chiamato Mpemba.La scoperta è stata portata alla luce nel 1963 quando un ragazzo amante dei gelati si accorse che lo zucchero ancora bollente ghiacciava prima dello zucchero freddo.

I dottori raccomandano di bere senza esagerare.La dose giornaliera indicata è dai 1200 ml (circa 6 bicchieri di acqua) e i 2 litri di acqua (circa 10 bicchieri di acqua)

Una notizia falsa sull’acqua che circola ormai da anni è che bere tantissimo fa bene alla salute.Bevendo a dismisura e senza aspettare che il nostro organismo abbia il giusto tempo di espellerla tramite sudore o urina, provoca un diluirsi eccessivo del sangue causando un
intossicazione da acqua.

Il desiderio di sete viene avvertito dal nostro corpo quando l’organismo ha perso all’incirca l’1% del bilancio idrico.

Il feto di un bambino è formato da circa il 95% di acqua durante i primi mesi di nascita per poi arrivare ad essere composto del circa il 76% nel momento della nascita.Il corpo medio di un uomo invece è composto da circa il 75 percento di acqua.

Lo sapete quante sono le persone che non hanno risorse per bere acqua potabile?Circa 750 milioni.Pensate che nel 1990 erano più di 2 miliardi di persone.

Ogni anno nel mondo vengono imbottigliati 80 miliardi di litri d’acqua nelle bottiglie di plastica.

Quando ci facciamo una doccia di soli 5 minuti sprechiamo oltre 200 litri d’acqua.

Dopo l’idrogeno allo stato brado, l’acqua è la molecola più diffusa e comune al mondo.

L’acqua che si trova sul nostro pianeta è presente grazie agli asteroidi e alle comete.Tutto questo risale a circa 3 bilioni di anni fa quando si scatenò il fenomeno chiamato Intenso Bombardamento Tardivo.

Acqua salute aqastyle

«La disidratazione minaccia l’integrità dei neuroni e causa stati di depressione»

USA. Bere tanto fa bene alla salute. Fino a qualche tempo fa erano sconosciute le relazioni intercorrenti tra la quantità di acqua assunta nel corso della giornata e l’umore.  È la conclusione cui sono giunti alcuni ricercatori, americani e francesi, che hanno condotto uno studio in merito pubblicato su Appetite, una rivista che si occupa di nutrizione,. I ricercatori hanno scientificamente provato come la disidratazione possa influenzare in modo negativo non solo l’energia che le persone sono in grado di trasmettere, ma anche il loro umore.

Gli studiosi, dopo aver valutato i cibi e le bevande assunte per cinque giorni consecutivi da 120 donne in buona salute, hanno osservato che chi beveva maggiori quantità di acqua totalizzava un punteggio migliore relativamente ad alcuni aspetti dell’umore quali tensione, confusione e depressione.

Nicola Sorrentino, esperto dell’Osservatorio Sanpellegrino e docente di Igiene Nutrizionale all’Università di Pavia ha spiegato che «Lo stress aumenta la necessità di fluidi circolanti, per mantenersi ben idratati d aiutare così il nostro benessere fisico e psicologico è utile bere acqua prima di avvertire la sete».

Per non correre rischi di disidratazione e conseguenti sbalzi d’umore, occorre bere regolarmente e costantemente anche se non si avverte il senso di sete o prima di avvertirlo.

L’acqua è l’ideale per mantenere il giusto livello di idratazione. Secondo gli ultimi studi, le donne dovrebbero assumerne 2 litri ogni giorno e gli uomini due litri e mezzo. La maggior parte di questa quantità (circa l’80%) la si ricava dai liquidi assunti. Il 20% attraverso i cibi (frutta e verdura). Infusi, centrifugati, spremute e tisane e in generale tutte le bevande zuccherate vanno assunti solo in seconda battuta. Già qualche anno fa un altro studio aveva indagato le correlazioni tra liquidi assunti e umore, esaminando un gruppo di volontari di 50 persone, 25 uomini e 25 donne, di età media di 23 anni, che, ogni 28 giorni, si sono sottoposti a diversi test ed esperimenti mirati all’analisi del loro livello di disidratazione. Inducendo, con l’attività fisica o con pillole diuretiche, una lieve disidratazione, intorno al 5,1 del valore di liquidi nell’organismo, hanno osservato le reazioni su vari indicatori come il livello di concentrazione, apprendimento, ragionamento, memoria e umore dei volontari, monitorandoli sia a riposo, quindi in condizioni di idratazione, che dopo mezz’ora o un’ora di esercizio fisico, quindi in condizione di carenza di liquidi nel corpo. Diverse le reazioni nell’uomo e nella donna: gli uomini, infatti, hanno registrato forti sbalzi d’umore e difficoltà a livello di memoria, mentre le donne sono state soggette a stanchezza, mal di testa e difficoltà di concentrazione.

Bimba che beve aqastyle  news

Presentato dalla Società italiana di pediatria preventiva e sociale

A PREOCCUPAZIONE principale è quanto e che cosa mangiano. Mai quanto bevono. Eppure l’idratazione è importante quanto la nutrizione. Soprattutto nei bambini, che – come gli anziani – non sentono mai il bisogno di bere e chiedono l’acqua quando hanno davvero sete, e sono già un po’ disidratati. L’acqua è in realtà un nutriente vero e proprio tanto che la Sipps, la società italiana di pediatria preventiva e sociale, ha stilato un decalogo su idratazione e bambini – il primo – e lo ha presentato stamattina a Roma, con una ricerca Gfk, nel corso del convegno “Bere bene per crescere bene”, promosso da Femtec (federazione mondiale del termalismo e della climatoterapia), con il supporto incondizionato di Sanpellegrino. E non è un caso che l'acqua sia ormai alla base di tutte le piramidi alimentari, da quella mediterranea, per arrivare a quella francese, che ha la forma di una barca a vela in cui i nutrienti, che costituiscono lo scafo, sono immersi completamente nell'acqua. 

La ricerca. Ma di acqua, e di consumo di acqua in particolare, non si sa moltissimo. E la ricerca Gfk parte da un assunto: i genitori sanno poco su quanta acqua debbano bere i bambini, ritengono l’idratazione dei propri figli importante per la loro salute (uno su due), insieme al sonno (59%) e all’attività fisica (50%). Ma alla fatidica domanda del quanto bere, zoppicano. Il 20 per cento circa crede che il loro fabbisogno sia meno di un litro al giorno, il 15 dichiara di non conoscerlo.

Le necessità. In realtà le necessità crescono con l’età: nei neonati allattati al seno il fabbisogno è soddisfatto e per gli altri usare acqua "particolarmente indicata per la prima infanzia" poiché contiene bassissime dosi di nitrati, entro i limiti stabiliti dall'Oms; dai sei mesi ai tre anni è di 0,6-0,9 litri al giorno, che sale a circa 1,1 litri in età scolare, che, per capirci, si traduce in almeno 8 bicchieri d’acqua al giorno da 150 ml (un bicchiere medio). In adolescenza il fabbisogno aumenta ancora fino ad arrivare a 1,5- 2 litri in adolescenza. E, in caso facciano sport, bisogna bere immediatamente prima, durante l'attività sportiva, soprattutto se si fa agonismo, e soprattutto reidratare dopo".

Il test della pipì. Secondo la ricerca, però, il 58 per cento dei bambini beve meno di un litro di acqua al giorno. "Il meccanismo della sete ha una risposta ritardata - spiega Andrea Vania, professore di Pediatria alla Sapienza - e interviene quando la perdita di acqua è già abbondante e anzi si è già a livelli di disidratazione. Questo bambino avrà cefalea e se fa sport sintomi più importanti. Per questo bisognerebbe insegnare ai bambini che bere acqua è importante, dare l'esempio, magari comprare dei bicchieri carini, con cannucce divertenti, o fare dei ghiaccioli con l'acqua. Infine insegnare il test della pipì. Se è scura bisogna bere, se invece è chiara allora è tutto a posto".

Quanta. Quantità e tipologia a parte, l’acqua è una componente fondamentale per il nostro organismo ed è fondamentale per la vita: rappresenta gran parte del nostro peso corporeo (dal 70 per cento del neonato al 55-60 dell’adulto), è parte fondamentale dei muscoli, degli organi interni, cervello in primis, e persino dello scheletro. Ne perdiamo continuamente, circa il 15 per cento il bambino e 3-4 l'adulto, con urine, feci, sudore, persino respirando. E dobbiamo quindi reintegrarla, tale e quale, e ricordando che anche alcuni alimenti, frutta e verdura in particolare, ne sono ricchi. Poco noti anche i benefici dell'acqua: alcuni sono intuibili, come la depurazione e il benessere generale dell'intestino. Sconosciuti altri, come i benefici sulla concentrazione (dal 69 per cento del campione), o sul mal di testa (56%).

Che cosa. Idratazione vuol dire acqua, essenzialmente, soprattutto nei bambini. E con le percentuali di sovrappeso e obesità che ci caratterizzano dovrebbe valere anche per gli adulti. Niente soft drink, o altre bevande dolci o zuccherate, o che contengono caffeina. L’acqua ha zero calorie, e imparare fin da piccoli a berla fa parte delle buone abitudini che ci si porta appresso da adulti. Bere poco - secondo molti studi - è associato a un indice di massa corporea maggiore - ovvero i bambini sono più ciccioni - e a un rischio maggiore di sviluppare obesità. 

I luoghi comuni. Sono tanti quelli legati all'acqua. "Di sciocchezze se ne dicono tante - racconta Laura Rossi, del Centro di ricerca per gli alimenti e nutrizione - che l'acqua fa ingrassare, che bisogna bere lontano dai pasti, e quelle povere di sodio. In realtà tutte le acqua sono povere di sodio, quindi non c'è alcun bisogno di selezionarle. E anzi va benissimo l'acqua di rubinetto. Infine sono da preferire le acqua calciche,perché contengono calcio, come quello del latte. E non fanno venire i calcoli, che si formano per vie metaboliche diverse, no per il calcio dell'acqua".

Il progetto. Il progetto Hydration@school è una campagna educativa rivolta ad alunni, insegnanti e famiglie. Il sito offre materiali didattici gratuiti da utilizzare in classe. In due anni ha coinvolto 37.000 docenti, 5800 classi e quasi 130.000 alunni.

metereopatia aqastyle news

Uno dei segreti per combattere il disturbo affettivo stagionale che colpisce in questa stagione è quello di idratarsi molto bene.

Ansia e malumore per la metà degli italiani, perdita di senso del tempo per il 38%, paura di non riuscire a portare a termini le cose da fare per uno su cinque. Sono solo alcuni dei sintomi del Disturbo Affettivo Stagionale (Sad, acronimo dell’inglese Seasonal Affective Disorder), conosciuta anche come depressione invernale. I cambiamenti luce-buio e l’accorciamento delle giornate possono influenzare la produzione di neurotrasmettitori come la serotonina e di ormoni come la melatonina, alterando i normali ritmi biologici.

I dati sono riportati dal sito In Bottle che ha monitorato il rapporto tra umore e cambio di stagione su 2.300 italiani. «La luce ha la capacità di influenzare direttamente il funzionamento del nostro corpo. – afferma Michele Cucchi, direttore sanitario del Centro Medico Santagostino di Milano – Produce cambiamenti nel funzionamento del nostro organismo. In particolare agisce attraverso l’occhio. Uno dei circuiti che influenza maggiormente è quello ormonale che si pensa essere implicato nella genesi della depressione. La riduzione della luce che avviene in autunno ed inverno produce in alcune persone predisposte, uno stato di vera e propria depressione che ha caratteristiche biologiche peculiari». Molto utile a tal proposito la fototerapia.

Oltre ad ansia e malumore, secondo l’indagine il 17% vive un sentimento di rassegnazione, mentre il 12% è proprio triste. Quasi quattro italiani su dieci sono inquieti a causa della perdita del senso del tempo dovuto al cambio d’ora e alla riduzione delle ore di luce.

Ma quali sono gli effetti sui nostri comportamenti? Un quarto degli intervistati ammette di avere problemi con il sonno e di dormire poco e male. Il 27% si sente triste e ha difficoltà nel rapportarsi con le altre persone durante le normali faccende quotidiane. Due su dieci ammettono di trovare rifugio nel cibo mentre il 18% si scopre poco reattivo e abbastanza apatico. Infine, il 9% degli italiani ammette di avere un calo del desiderio sessuale.

Quali sono i consigli degli esperti? Innanzitutto uscire e coltivare la propria vita sociale: non cedere alla perenne tentazione del divano per il freddo. Si può scegliere di vedere gli amici in luoghi caldi come cinema, teatri o ristoranti. Bisogna stare attenti all’alimentazione e soprattutto una corretta idratazione, dal momento che l’acqua riesce a mantenere idratato il cervello e, di conseguenza, tenere alte le facoltà intellettive. Può essere utile anche indossare vestiti e accessori colorati per fare da contrasto con il clima e i colori grigi dell’autunno.

«L’acqua è un alimento che viene spesso ignorato o quantomeno sottovalutato rispetto al suo potenziale influenzamento del nostro stato di salute – conclude Cucchi – È dimostrato per esempio che un innalzamento del consumo di acqua in chi beve poco produce un miglioramento della sintomatologia depressiva soprattutto in riferimento ai pensieri negativi all’addormentamento ed al risveglio. Viceversa una riduzione del consumo di acqua produce un peggioramento della sintomatologia».

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