bere umore

Secondo gli esperti la quantità corretta di acqua necessaria al buon funzionamento dell’organismo sarebbe di 2 litri al giorno per le donne e di 2,5 litri al giorno per gli uomini.

 Cosa Succede al Tuo Cervello Quando Bevi Tanta Acqua? Sta sicuramente meglio. Lo dice una recente ricerca che ha preso in esame per 5 giorni la dieta alimentare di 120 donne in buona salute e ha potuto osservare che i soggetti che avevano bevuto più acqua ottenevano un punteggio maggiore in un test teso a valutare l’umore. Insomma, bere acqua fa bene non solo all’organismo nel suo complesso, infatti favorisce la diuresi, contrasta la ritenzione idrica e tutte le patologie e i disturbi ad essa collegati come ad esempio la cellulite, la nemica del gentil sesso, aiuta a depurare l’organismo, ma sembra che sia importante anche per essere più di buon umore, più allegri e spensierati, insomma fa bene al fisico e alla mente. Del resto è noto che il corpo umano, come del resto anche quello degli altri esseri viventi, è composto per la maggior parte di acqua, per cui è necessario che questa rimanga costante, in modo che l’organismo non sia costretto a prelevarla dagli organi e dalle cellule per le suefunzioni vitali. Chi beve poca acqua, infatti, ha la pelle più secca, meno elastica, ha una funzionalità intestinale meno regolare, e così via.

La ricerca citata in precedenza ah riscontrato che un insufficiente apporto di acqua può insidiare la funzionalità di alcuni neuroni cerebrali, determinando delle alterazioni dell’umore, e questo problema non interesserebbe solo gli umani, ma lo stesso accadrebbe anche negli altri animali, anche se si tratta in sostanza di una ricerca recente che comunque richiede ulteriori approfondimenti. Tuttavia, considerando che, come detto in precedenza, l’organismo è composto per la maggior parte di acqua, è possibile supporre che ciò che è valido per gli uomini, lo sia anche per gli altri esseri viventi, almeno per quelli che hanno questa caratteristica in comune.

Secondo gli esperti la quantità corretta di acqua necessaria al buon funzionamento dell’organismo sarebbe di 2 litri al giorno per le donne e di 2,5 litri al giorno per gli uomini. È necessario inoltre che si assuma l’80% dei liquidi bevendo, mentre il restante 20% deve essere assunto attraverso gli alimenti, quindi frutta e verdura che, come ormai tutti dovrebbero ben sapere, sono alimenti dall’alto contenuto di liquidi. Vi sono alcuni frutti che ne contengono di più, come ad esempio l’anguria, e altri che ne contengono una quantità leggermente inferiore, tuttavia è importante che frutta e verdura siano più presenti in tavola.

Quando si parla di liquidi ci si riferisce in particolar modo all’acqua naturale, certamente non alle bibite gassate e zuccherate che certamente non sono amiche della salute, visto che sono una fonte aggiuntiva di zuccheri e spesso anche di coloranti che a loro volta possono essere fonte di non pochi problemi per l’organismo. Stesso discorso per i succhi di frutta di origine industriale che contengono zuccheri aggiunti e conservanti, per cui sarebbe meglio limitarne drasticamente l’uso. Durante l’estate poi è necessario aumentare la quantità di acqua assunta in quanto buona parte viene eliminata con la sudorazione, per cui è bene tenerne conto.

Nel novero dei liquidi da assumere è meglio non considerare anche gli alcolici, anche se si tratta di bevande moderatamente alcoliche, come il vino o la birra, che comunque rappresentano una fonte non indifferente di calorie che potrebbero essere causa di un aumento ponderale indesiderato. Insomma, come per tutte le cose della vita, è bene utilizzare anche in questo caso il buon senso, quella cosa che ciascuno ha avuto in dote da madre natura, ma che troppo spesso viene invece relegata ad essere un semplice optional di cui è anche possibile fare a meno.

Bicchiere acqua app

 

Un software per Mac e dispositivi iOS (iPhone, iPad, iPod touch) che invita a bere acqua e consente di gestire la corretta idratazione.

Con l’approssimarsi dei mesi più caldi i telegiornali estivi ogni anno come sempre ci bombarderanno di servizi nei quali si evidenzia l’importanza di bere molta acqua. L’idratazione è certamente importante ma non tutti sono concordi su quale sia la quantità giusta (chi scrive, da sempre ha sentito dire “bisogna bere almeno due litri di acqua al giorno) o perlomeno non c’è nulla di scientificamente provato.

La quantità di acqua giornaliera di cui una persona ha bisogno varia in base al clima dove si vive, allo stato di salute, alle attività svolte, ecc. Se volete controllare in modo scientifico la quantità di acqua bevuta, WaterApp (2,99 euro sul Mac App Store) è l’applicazione che fa per voi. Bere acqua non fa certamente male: consente di idratarsi, eliminare tossine, contribuisce al trasporto dei nutrienti verso le cellule, depurarsi, mantenere la corretta umidità delle mucose di naso e gola.

Il software permette di tenere conto dell’acqua bevuta nella giornata e invita l’utente a bere; un widget da scrivania consente di capire quanti bicchieri d’acqua abbiamo bevuto e tenere conto dei bicchieri bevuti in una settimana.

 

 acqua vita ok sito aqastyle

Tempi e modi - Un litro e mezzo o due al giorno, equivalenti ad almeno 6/8 bicchieri. Uno ogni due ore.

Ricordatevi di bere tanta acqua. Ossia un litro e mezzo o due al giorno, equivalenti ad almeno 6/8 bicchieri. Bisognerebbe bere un bicchiere d’acqua ogni due ore di veglia – perfetto sarebbe quando non si è assetati: quando vi rendete conto di avere sete o avete la bocca secca, il vostro corpo vi sta già mandando il primo segnale della disidratazione…allora tracannate uno o due bicchieri, una bottiglietta, mezza bottiglia e pensate di essere a posto. Piccolo e pratico consiglio interessante: ricordatevi di bere... Quando non avete sete. In effetti l’acqua è indispensabile e il nostro corpo ne contiene in media 37 litri. L’acqua regola la temperatura corporea, elimina le tossine, lubrifica le articolazioni, aiuta a trasformare il cibo in energia, protegge gli organi interni, aiuta il corpo ad assorbire i nutrienti, favorisce la respirazione, trasporta l’ossigeno e i nutrienti alle cellule. È’ nel 75% all’interno del nostro cervello, il sangue ne contiene l’83%, lo scheletro il 22%. Compone il 75% della nostra massa muscolare. Non a caso si dice che l’acqua è vita.

Come bere

Ma qualcuno vi ha mai detto che l’acqua può fare “ingrassare” – sarebbe meglio dire “gonfiare” ma l’effetto estetico è molto simile – e nelle donne può aumentare la tanto odiata cellulite? Senza contare la ritenzione idrica, termine alquanto lapalissiano, a questo punto. Perché? Perché nessuno ci ha insegnato come bere. «Bevendo un bicchiere d’acqua in uno o due sorsi al massimo o direttamente dalla bottiglia come la maggior parte delle persone fa – spiega Fulvio Brianti, riflessologo – l’acqua segue percorsi diversi: un terzo, dopo essere stato lavorato dai reni, se ne va direttamente nel nostro “sciacquone” naturale, la vescica, creando nel contempo lo stimolo “urgente”, mentre il rimanente resta in circolo a creare ritenzione e, nelle donne, aiuta considerevolmente la formazione della “odiata” cellulite. Nelle persone cui ho indicato come bere, anche se le prime volte mi guardavano un po’ stranamente, gli effetti sono stati ben presto verificati. Dirò di più, a completezza d’informazione. Consigliando loro “come” e non “a” bere, affiancando un ciclo di sedute di riflessologiche, è stata riscontrata una decisa perdita di gonfiore e le gambe alla sera non erano più “secche”».

Quindi come si deve bere per ottenere tutti gli effetti benefici dell’acqua?

«A piccoli sorsi, lentamente. Centellinandola. Questo è il segreto! Basta far “girare” l’acqua in bocca alcune volte, come fosse un colluttorio. Il corpo la riconosce, “si apre” a riceverla nel migliore dei modi, cioè ingerendola e deglutendola molto lentamente. Dopo le prime volte, avrete imparato a bere e non dovrete più fare tutto questo procedimento. Eviterete così di andare in bagno un sacco di volte “a vuoto”, ma soprattutto otterrete veramente tutti i benefici effetti già noti. Questa volta sul serio”.Con questo metodo, le vostre “visite” al bagno si ridurranno a cinque/sei volte il giorno, scaricando circa i “famosi” 1.300/1.500 ml di urina, con il vantaggio di non dover cercare bagni “puliti” nei bar o nei centri commerciali quando andate a fare shopping. Per contro, che è ancora peggio, eviterete di trattenere i liquidi pur di non andare in bagni altrui, abitudine assai dannosa che può creare grosse problematiche alle vostre parti genitali. Infine, ricordate che se bevete due tazze d’acqua e due di caffè, coca cola o birra, il bilancio idrico risulta pari a zero, poiché queste sono bevande disidratanti, quindi è necessario bere almeno un bicchiere d’acqua in più.

lampada ad acqua aqastyle news

Sviluppata nelle Filippine per portare l’elettricità nelle comunità più isolate, l’invenzione della ricercatrice Aisa Mijeno ha ottenuto l’attenzione degli investitori di mezzo mondo.

SALt, l’invenzione della ricercatrice filippina Aisa Mijeno, 30 anni, è tanto semplice quanto rivoluzionaria: una batteria galvanica composta da due elettrodi e acqua e sale come soluzione elettrolitica. Ma come nasce questo progetto? «Nelle Filippine 16 milioni di persone non hanno accesso all’energia elettrica. Sono gli abitanti delle comunità più isolate della nazione», racconta Aisa in occasione della conferenza Hi-Tech for Peace che si è svolta a Lugano qualche giorno fa. «Nella provincia di Kalinda ho visto uomini e donne camminare sei ore ogni due giorni per rifornire le loro lampade a cherosene». 

Lampade a cherosene che sono poi spesso causa di incendi, che sono nocive per la salute e per l’ambiente. «La soluzione a questo problema è nella risorsa naturale più abbondante delle Filippine: l’acqua dell’oceano», prosegue Aisa. Basta un po’ d’acqua e due cucchiai di sale per far funzionare la lampada per otto ore, dovendola inoltre sostituire – se usata tutti i giorni – solo ogni sei mesi. 

Aisa ha messo a punto il primo prototipo della sua invenzione nel 2012, all’Università De La Salle dove insegna Ingegneria e lavora come ricercatrice: «C’era bisogno di un’invenzione che permettesse agli abitanti di quelle comunità di smettere di usare le lampade a cherosene senza costringerli a cambiare le loro radicate abitudini. Con la mia lanterna, semplicemente, invece di versare cherosene devono versare acqua salata». 

La lampada è inoltre dotata di una porta USB che permette di ricaricare tablet e smartphone: «Un aspetto più importante di quanto si possa pensare: le Filippine sono soggette a catastrofi naturali; dare la possibilità di comunicare immediatamente anche laddove non arriva l’elettricità può avere un’importanza fondamentale». 

SALt Lamp è nata guardando alla realtà delle Filippine, ma il suo potenziale è molto più ampio se si considera che nel mondo ci sono 1,4 miliardi di persone che vivono senza elettricità. È anche per questo che l’invenzione ha ottenuto l’attenzione di Barack Obama e di numerosi investitori coreani, giapponesi e statunitensi, che consentiranno a SALt di diventare una realtà commerciale entro il 2016: «Il nostro obiettivo è quello di dare luce ai paesi poveri con lampade sicure e amiche dell’ambiente, tenendo un prezzo basso, attorno ai dieci dollari». 

Nei piani per il futuro c’è anche il mercato occidentale: «Per Europa e Stati Uniti pensiamo a un utilizzo soprattutto per gli esterni, per chi si trova in campeggio o deve affrontare lunghe escursioni». Ma i piani di Aisa sono a lungo termine: «Le lampade sono il primo passo: stiamo cercando un modo per espanderci e sfruttare la nostra invenzione per produrre energia su larga scala. Avremo bisogno di moltissime risorse, ma la direzione in cui stiamo andando è quella giusta». 

Milano aqastyle notizie

Milano, 25 mag. (AdnKronos) - L'87% dei cittadini lombardi beve l'acqua del rubinetto, trattata e non. Di questi, il 41% la beve abitualmente, soprattutto per comodità. E' quanto emerge dalla ricerca 2016 di Aqua Italia, l'associazione delle aziende costruttrici di impianti per il trattamento delle acque primarie, federata ad Anima - Confindustria, affidata all'istituto Telesurvey Italia. Dei lombardi che utilizzano abitualmente l'acqua del rubinetto, il 30% la beve sempre, l'11,4% quasi sempre, mentre il 30,4% occasionalmente. I principali motivi per cui gli abitanti della Lombardia la preferiscono all'acqua in bottiglia sono la comodità (34,7%), seguita dalla bontà (26%) e dai maggiori controlli (24,3%).Per quanto riguarda l'acqua trattata, il 19% degli intervistati dichiara di avere a casa almeno un dispositivo che consente di farlo. Al primo posto si trovano gli apparecchi con sistema ad osmosi inversa per produrre acqua a bassa salinità (7%) seguiti dalle caraffe filtranti (4,2%). Quasi la metà di chi utilizza questi dispositivi ha dichiarato di aver sottoscritto un abbonamento di manutenzione periodica. Anche alberghi, bar e ristoranti offrono acqua potabile del rubinetto trattata ai propri clienti. Il 27,8% dei lombardi la beve già abitualmente fuori casa e il 51,6% la berrebbe se gli venisse offerta.Nel rapporto si esamina anche il fenomeno dei chioschi dell'acqua, l'evoluzione delle antiche fontanelle che oggi erogano, a seconda della tipologia, acqua refrigerata, gasata o filtrata. Usa o userebbe il servizio (se lo proponesse il comune di riferimento) il 45,5% degli intervistati, mentre tra i residenti in comuni che non hanno proposto il servizio, solo il 2% in caso di attivazione non aderirebbe ugualmente.

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